La “Cronologia” intende costituire il punto di partenza di un’enciclopedia collettiva on line della storia valdostana. Tutti gli studiosi sono invitati a collaborare segnalando errori ed omissioni ed arricchendo il testo con i risultati delle proprie ricerche.
Diversamente dalle altre sezioni, aperte a contributi individuali soggettivi e firmati, la sezione “Cronologia” intende essere un luogo di rigoroso accertamento di fatti che abbiano una rilevanza pubblica.
Per un approfondimento della parte sull’Otto-Novecento si rinvia al volume a cura di Marco Cuaz, Paolo Momigliano Levi, Elio Riccarand, Cronologia della Valle d’Aosta 1848-2000, Aosta Stylos 2003.
Indice
1. L’età antica e medievale
2. L’età moderna
3. L’Ottocento
4. Novecento. Parte prima (1900- 1949)
5. Novecento. Parte seconda (1950- 1999)
Bruno Orlandoni, Cronologia documentaria dell'architettura e delle arti figurative in Valle D'Aosta dall'XI secolo all'epoca napoleonica.
Questa cronologia costituisce un sunto dei dati raccolti in questi ultimi anni sulla produzione architettonica e artistica in Valle d’Aosta. Contiene esclusivamente lavori di datazione relativamente sicura centrandosi prevalentemente sui capoluoghi dei comuni e trascurando invece i dati noti sulle frazioni (per esempio le innumerevoli date di costruzione o ricostruzione delle cappelle di frazione). Le date segnalate sono solitamente quelle di inizio dei lavori.
Le datazioni segnalate sono possibili grazie a tipologie di fonti diverse a seconda delle epoche.
Nella fase più arcaica fino al XIII secolo sono rese possibili quasi esclusivamente dall’analisi dendrocronologica dei materiali lignei superstiti all’interno delle strutture.
Dalla fine del XII secolo inizia la documentazione di carattere legale, notarile, politico. In un primo tempo limitata a semplici citazioni di edifici nei documenti feudali, citazioni utili solo a stabilire l’esistenza dell’edificio citato. Dalla fine del XIII secolo cominciano ad apparire anche registrazioni di conti e spese di costruzione e dal XV secolo anche contratti di allogazione di opere. I conti e i contratti diventano lo strumento di datazione principale nel XVII e XVIII secolo.
Si aggiungono infine alcuni casi di epigrafi, iscrizioni, firme o graffiti apposti alle opere stesse. Rarissime invece, purtroppo, e spesso non del tutto sicure, le citazioni in cronache, memorie o scritti storici.
Le datazioni per via dendrometrica sono segnalate dalla lettera maiuscola D posta alla fine della citazione. Quelle per via di firme o epigrafi dalla lettera maiuscola E. Tutte le altre sono dedotte da documenti notarili.
Per facilitare i riferimenti alla storia civile si sono inserite nella cronologia le date di nomina dei diversi vescovi di Aosta, quelle di ascesa al potere dei sovrani sabaudi, quelle dei primi conti di Challant e qualche altro evento storico saliente.
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